Chi siamo
Educare alla libertà, per un mondo migliore.
La nostra Associazione di promozione sociale, Amici della pedagogia Waldorf Emil Molt, nasce a Cremona nel 2014 da un enorme amore per la pedagogia steineriana e con l’intento di diffonderne la conoscenza e il valore all’interno della comunità locale. In cosa secondo noi questa pedagogia è preziosa?
Partiamo dalle fondamenta; essa riconosce ogni bambino come un’individualità unica, come un “essere in divenire”, un seme che, attraverso tappe ben precise, si trasforma fino ad esprimersi, da ultimo, come uomo: “Nel bambino vive già l’uomo di domani” sosteneva Steiner. Questa pedagogia mira quindi a favorire il sano sviluppo di ogni singolo bambino, rispettandone l’unicità e i tempi, tramite interventi pedagogici adeguati alle diverse fasi evolutive che sta attraversando. Per fare ciò tuttavia non si può prescindere, secondo Steiner, dalla consapevolezza che l’essere umano è tripartito, è unione di Spirito, Anima e Corpo; e che le facoltà umane corrispondenti a queste diversi parti di noi, quella del pensare, del sentire e del volere, si evolvono nel bambino parallelamente ai suoi mutamenti fisici.
Solo da questa consapevolezza, è possibile infatti capire quanto sia importante per la crescita sana del bambino sviluppare armonicamente ogni parte di sé e, proponendogli attività mirate allo sviluppo delle mani, del cuore e della mente, sostenerlo nel suo personale viaggio verso l’equilibrio. Su questo equilibrio si poggerà poi la sua capacità futura di realizzare la propria potenzialità, di sviluppare i propri talenti, rimuovendo gli ostacoli sulla via del loro sviluppo. Non a caso, secondo Steiner, ogni insegnante Waldorf dovrebbe porsi solo una e una sola grande domanda: “Abbiamo fatto abbastanza per aiutare e sostenere quel bambino o quella bambina a diventare ciò che è, in tutta la sua preziosa unicità?”.
L’obiettivo finale è quello di sviluppare individualità libere, fiduciose in se stesse, in grado di continuare ad imparare dalla vita giorno per giorno (“il nostro obiettivo: elaborare una pedagogia che insegni ad apprendere, ad apprendere per tutta la vita dalla vita stessa”, diceva Steiner), capaci di inserirsi nel mondo con creatività, forza etica, disponibilità al cambiamento, elasticità mentale, senso sociale, piacere nel rendersi utili ai propri simili, allontanandosi dalla competizione. Valori che potrebbero essere percepiti come anacronistici nella società contemporanea, ma che a noi sembrano invece attualissimi e di cui Steiner sentiva una necessità e un’urgenza forte: non dobbiamo dimenticare che la Germania nel 1915 si trovò a fronteggiare una grave crisi sociale, morale ed economica post-bellica; Steiner capì ben presto che solo l’educazione avrebbe potuto risollevare il Paese, dando l’impulso al rinnovamento sociale. L’ideale pedagogico a cui ispirarsi non poteva essere crescere uomini e donne capaci di sostenere la società esistente, ma trarre il meglio dei talenti dei bambini, in modo che da adulti avessero le potenzialità di cambiare in meglio la società. Fu su queste basi che che il 7 settembre 1919 nacque a Stoccarda la prima libera scuola Waldorf; da allora sono passati ormai 100 anni, ma questo impulso pedagogico tanto rivoluzionario quanto necessario nell’educare alla libertà, non ha mai smesso di crescere; ed oggi le scuole steineriane sono presenti in tutto il mondo, a testimoniare la validità di un metodo che si fonda sulle leggi evolutive dell’essere umano, universali a prescindere dai differenti contesti etnici, socio-culturali e religiosi.