La Natura Grande maestra
I bambini che frequentano il nostro Gruppo giochi hanno la possibilità di vivere immersi in un ambiente agreste e ricco di verde; oltre al contesto naturale tipico di una cascina lombarda, hanno infatti a loro disposizione due spazi dedicati: quello che noi chiamiamo il boschetto delle fate, dove possono divertirsi ad arrampicarsi sugli alberi o partire alla scoperta di angoli sempre nuovi, e il giardino degli orti, con una grande sabbiera dove sperimentare sempre nuove forme e dove possono cimentarsi anche con il giardinaggio, piantando i loro semini.
Secondo la pedagogia Waldorf, infatti, la Natura non si spiega, si vive. Nella Natura il bambino viene accompagnato a camminare, annusare, sperimentare in tutta libertà. Così l’ambiente, attraverso sassi, farfalle, lombrichi e lumache, legni, tronchetti, diviene spazio immaginario che consente di generare un legame ed un amore per la Natura e per tutto ciò che vive che durerà per tutta la vita. I bambini inoltre, nel contatto con essa, si rafforzano nel proprio senso di identità, in quel “Conosci te stesso” che è l’unico vero scopo della vita.
La Natura è grande maestra anche da un altro punto di vista: ci insegna che il tempo dell’attesa (l’attesa dopo la semina, l’attesa che spuntino i frutti sugli alberi, l’attesa che passi l’inverno) non è tempo perso, ma è tempo biologicamente necessario, che si riempie spesso di attività di preparazione ad eventi ciclici come il raccolto. Anche se questo oggi sembra essere stato dimenticato: da un passato in cui eravamo strettamente connessi alle stagionalità, ai ritmi non a caso detti naturali, lenti per definizione, siamo passati al tempo della fretta, dell’agitazione, dove non c’è più tempo per nulla. Questa frenesia non riguarda solo gli adulti, ma finisce per contagiare inevitabilmente anche i bambini e ciò per loro non è sano: l’attesa è un principio pedagogico fondamentale, nell’attesa si impara a guardare con attenzione, a scoprire i propri talenti, a valorizzare ciò che si ha e che si è, a comprendere il ritmo delle cose e della vita.